Partecipazione
7 maggio 2018
Un’ortoteca per Castello d’Argile

L’orto del centro di accoglienza come ponte con la cittadinanza

L’accoglienza di persone richiedenti asilo è spesso vista come un luogo a sé stante, un luogo in cui si attende l’esito delle pratiche di richiesta d’asilo. Il centro di accoglienza è anche un luogo in cui favorire le relazioni tra chi vive la quotidianità dell’accoglienza e le comunità cittadine che le ospitano.

Orto Castello d'Argile1 Arca di Noè

Foto di Claudia Mattiozzi

All’interno del Centro di Accoglienza SPRAR di Castello D’Argile gli ospiti e l’equipe di lavoro hanno espresso una forte volontà di incontrare e contribuire alla comunità di Castello d’Argile attivando alcuni progetti tra cui iniziare un percorso che favorisca la conoscenza su come curare e organizzare la gestione di un orto. L’orto rientra nel progetto “Zolle di Dignità“, nato dall’iniziativa spontanea di ospiti in altre strutture di accoglienza gestite da Arca di Noè, in cui sono nati vari orti.

Andrew, ragazzo ghanese, gestisce insieme agli altri giovani richiedenti asilo l’orto adiacente alla struttura di accoglienza di Castello d’Argile, cogliendo e condividendo non solo i frutti ma anche le relazioni quotidiane con i cittadini di ogni età, dai bambini della scuola dell’infanzia ai meno giovani.

Grazie alla sinergia tra Arca di Noè, il Comune di Castello D’Argile, l’Associazione FerFilò–Lab 63, Local To You, la biblioteca di Castello d’Argile e associazioni del territorio, è nata l’idea di costruire uno spazio-orto per imparare a coltivare e conoscere le piante orticole e non solo: finalità dunque legate all’educazione ambientale, alla valorizzazione territoriale e alla didattica. La collaborazione con i servizi educativi di Castello d’Argile offrirà occasioni di incontro e di laboratorio rivolti alle scuole dell’infanzia, strutturando attività in co-progettazione basate sull’incontro tra bisogni reciproci.

Chi gestisce l’orto?
L’orto sarà gestito dai richiedenti asilo ospiti della struttura insieme ad alcuni cittadini di Castello d’Argile. Gli ospiti non trarranno solamente una produzione propria di prodotti orticoli ma, insieme alla comunità del Comune, favorirà scambi e progettualità con gli attori territoriali, in particolar modo le scuole.

Cosa si impara?
L’orto diventerà un’ortoteca a disposizione delle scuole o dei gruppi di bambini con famiglie che vogliano partecipare alla manutenzione di un piccolo orto di Comunità, nonché un luogo per confrontarsi e agire intorno alla natura.

In questo modo l’iniziativa favorirà un’integrazione reale nel territorio, generando un contributo culturale e di incontro, in cui le diversità diventeranno il valore fondante. Un laboratorio didattico e agricolo allo stesso tempo che possa raccogliere la curiosità e la capacità di apprendere nuovi modi di stare insieme e prendersi cura della natura e delle relazioni.

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