Il laboratorio socio-occupazione di Arca di Noè ha ricevuto dalla Regione Emilia-Romagna una menzione al Premio Innovatori Responsabili 2023, confermando il suo impegno per l’inclusione lavorativa di persone con disabilità.
Percorsi di inserimento lavorativo che combinano attenzione al singolo, sostenibilità e innovazione
Mercoledì 29 novembre, la Fondazione Golinelli ha ospitato la consegna del Premio Innovatori Responsabili, il riconoscimento conferito ogni anno alle realtà che rappresentano esempi virtuosi di innovazione nel percorso verso la sostenibilità e che contribuiscono alla realizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030. Il laboratorio socio-occupazionale ha ricevuto la menzione per la Regione dei Diritti e dei Doveri, un premio che sottolinea l’impegno della Cooperativa nel garantire uno spazio dove le attività produttive diventano esperienza di apprendimento e di inclusione per persone a rischio di marginalità. Un ambiente lavorativo attento ai bisogni di ciascuna persona genera infatti sostenibilità sia relazionale sia produttiva: la Cooperativa abbraccia infatti un approccio di peer education con interventi socio-educativi personalizzati che favoriscono il benessere e l’autonomia della persona e che garantiscono la qualità del prodotto finale.
Come racconta Sergio Ricci, responsabile delle attività produttive della Cooperativa
Per noi essere innovatori non significa fare qualcosa di mai visto ma usare strumenti o capacità già presenti in modo nuovo. Come lo facciamo? Coinvolgendo e rendendo protagoniste le persone all’interno del ciclo produttivo, valorizzando le capacità di ciascuno. È un modo nuovo di guardare qualcosa che già c’è.
Le attività del laboratorio: un’opportunità di responsabilità sociale per le aziende
La Cooperativa collabora con aziende del territorio che commissionano lavorazioni per conto terzi: attraverso l’outsourcing di attività, lavorazioni e servizi, vengono infatti stipulate convenzioni finalizzate all’inserimento lavorativo di persone con disabilità, iscritte al collocamento mirato (ex art. 22 della L. R. 17/05 che permette di ottemperare agli obblighi previsti dalla Legge n. 68/99). Presso il laboratorio socio-occupazionale, la scomposizione del processo lavorativo in fasi a differente grado di complessità, permette di valorizzare le specificità di ciascuna persona, ottimizzando allo stesso tempo il processo produttivo. In questo modo viene garantita attenzione, precisione e puntualità, offrendo inoltre alle aziende opportunità di responsabilità sociale e di partnership flessibili e personalizzate.