Come Cooperativa Sociale Arca di Noè condividiamo e rilanciamo il comunicato di Europasilo
La Rete Nazionale Europasilo, di cui anche la cooperativa fa parte, composta da enti di tutela che da tanti anni lavorano su numerosi territori italiani all’interno dell’attuale Sistema di Accoglienza e Integrazione (ex SPRAR/SIPROIMI), impegnati quotidianamente a garantire processi di tutela, protezione ed inclusione a favore delle persone costrette a migrazioni forzate, esprime forte preoccupazione relativamente a quanto sta accadendo in Afghanistan ed alle persistenti violazioni dei diritti umani che la popolazione afghana sta subendo.
Data l’attuale situazione riteniamo importante ribadire la centralità di un modello di accoglienza unico, diffuso, strettamente dialogante coi territori ed in grado di esprimere il riconoscimento dei diritti garantendo servizi adeguati sempre più incardinati nel welfare territoriale.
La rete di Europasilo chiede in particolare che:
1) L’accoglienza avvenga all’interno del sistema SAI anche attraverso l’ampliamento della rete stessa tramite Decreto Ministeriale, ad oggi non ancora definito. Risulta infatti preoccupante quanto indicato in numerose circolari ministeriali dove, ancora una volta, viene attivato il sistema di accoglienza emergenziale guidato dalle singole Prefetture locali (CAS)
2) L’ampliamento sia strutturale e non solo legato all’emergenza seguita all’arrivo di cittadini afghani ma in grado di dare risposte coerenti con i nuovi riferimenti normativi ai richiedenti protezione internazionale ad oggi ancora accolti nei CAS. Il dramma dell’Afghanistan deve infatti costituire occasione per ampliare e consolidare il sistema di accoglienza e protezione nel suo complesso senza riproporre nuovamente lo stesso approccio emergenziale che da decenni blocca lo sviluppo di un adeguato ed efficiente sistema nazionale di accoglienza.
Come Rete Europasilo riteniamo quindi necessario riprendere e sviluppare ulteriormente le tesi di riforma del sistema di accoglienza, protezione ed integrazione pubblicate nell’ultimo Convegno Nazionale, attivando occasioni di concreto confronto e approfondimento con tutti gli Enti Locali interessati e gli enti di tutela attivi sul territorio nazionale.
Nelle prossime settimane organizzeremo quindi momenti di confronto, ascolto e co-progettazione per giungere a ulteriori proposte, nella speranza di incontrare un’ampia condivisione tra gli attori già coinvolti nel sistema di accoglienza istituzionale e degli Enti Locali.