accoglienza e integrazione
10 dicembre 2020
La cucina, una passione che viene da lontano

Fatima e Alshehadat premiate al Contest Integriamoci a Tavola

Scopo dell’iniziativa è diffondere la cultura di una sana ed equilibrata alimentazione tra le persone titolari o richiedenti protezione internazionale e scoprire insieme a loro ingredienti, aromi, spezie e opportunità di integrazione socio-lavorativa. Integriamoci a Tavola è un’iniziativa del progetto europeo I.C.A.R.E., promosso dalla Regione Emilia Romagna, in collaborazione con le Regioni Lazio, Sicilia e Toscana e cofinanziato dalla Direzione Generale Integration and Community Care for Asylum and Refugees in Emergency (HOME/2017/AMIF/AG/EMAS/0075).

I.C.A.R.E. pone l’attenzione sulle fasi successive del processo migratorio, sulla cosiddetta seconda accoglienza, nelle diverse località di destinazione dei migranti; il Progetto pone inoltre particolare attenzione all’educazione alimentare e ai sani stili di vita.

Dalla Nigeria ai ristoranti bolognesi

Sono Igah Fatima, sono nigeriana e ho 28 anni. Sono arrivata in Italia 3 anni fa e vivo a Bologna da due anni. Mi sono appassionata alla cucina presto e sono diventataProgetto icare Integriamoci a tavola brava nella preparazione di piatti tipici nigeriani. Ho sempre cucinato per le feste e per i miei amici e durante il progetto di accoglienza ho iniziato a partecipare a laboratori di cucina organizzati in città, dove ho imparato a cucinare le ricette tipiche bolognesi come la lasagna e i tortellini. In seguito ho imparato a fare la pizza e altre ricette per scoprire una vera passione per la cucina. Sono stata davvero felice di partecipare a questo Contest con la mia ricetta della Vegetable soup with fufú nella versione Italiana. I miei piatti preferiti sono quelli più completi e che contengono carne, verdure, pesce e semola di grano.
Sono arrivata in Italia via mare da sola. In questo Paese ho conosciuto il mio compagno e ho avuto la mia bambina. Sono arrivata a Bologna e accolta nel progetto gestito da Arca di Noè e con l’aiuto dell’equipe del progetto di accoglienza ho svolto un corso di formazione per addetti alla preparazione alimentare e poi uno stage nella cucina di un ristorante bolognese. Adesso sono in attesa di iniziare un tirocinio in un altro ristorante appena sarà finita l’emergenza sanitaria.

Dalla Siria con la passione per i dolci

Progetto icare Integriamoci a tavolaSono Hazar Alshehadat sono siriana e ho 25 anni, sono in  Italia da due anni e 6 mesi e abito a Bologna. La mia passione per la cucina è iniziata quando avevo 12 anni. Ho sempre fatto torte per gli amici e la mia famiglia e aiutato mia madre nella preparazione dei dolci per le feste. Mia madre mi ha sempre incoraggiato ad imparare l’arte della cucina mediorientale e la pasticceria. Voleva che diventassi una brava cuoca e questo mi ha spinto a Progetto icare Integriamoci a tavola piattopartecipare al contest. Le ricette del mio cuore sono Foglie di vite, un tipico piatto chiamato in Siria Yalanji, i Falafel, naturalmente Tabbouleh (una  insalata di prezzemolo), una ricetta chiamata Tasqia composta da ceci e infine Frika con carne. I miei ingredienti preferiti sono tutti i tipi di verdure, riso e formaggio.
Sono arrivata in Italia con il progetto Resettlement dell’UNHCR e a Bologna sono stata accolta con la mia famiglia nel progetto di accoglienza richiedenti asilo e rifugiati gestito da Arca di Noè.
Ho scelto la strada  della pasticceria. Ho seguito un corso di formazione e in questo momento sto facendo il tirocinio in una pasticceria nel centro di Bologna.

 

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