Partecipazione
9 aprile 2019
Cercare lavoro è un lavoro

Il Job Placement per chi non ne ha mai sentito parlare

Ti stai chiedendo cosa significa lavorare in una cooperativa sociale e quali professionalità e competenze entrano in gioco nell’orientamento alla ricerca attiva del lavoro per persone straniere richiedenti asilo?

Mò ti spiego è una campagna di comunicazione che vi racconterà le persone che lavorano in Arca di Noè, le motivazioni che ci hanno spinti a scegliere questo lavoro, le difficoltà che affrontiamo e la passione che ci mettiamo ogni giorno.

Anteprima Mò ti Spiego Arca di Noè

“La cosa più importante di tutta la vita è la scelta di un lavoro, ed è affidata al caso”
Blaise Pascal

Chi lavora nel sociale e nell’accoglienza di migranti, richiedenti asilo e rifugiati, sa benissimo che spiegare il proprio lavoro alla cerchia familiare e amicale non è un’impresa facile.
“Ma ti pagano?” – è la domanda che spesso ci viene rivolta, quando l’interlocutore intercetta alcune parole chiave che riguardano il lavoro di un professionista del sociale: affiancamento, lavoro, migranti. Molti pensano che il lavoro sociale attenga a chi ha un animo crocerossino e vuole aiutare il prossimo. E’ un atto caritatevole, volontario, basta avere buon cuore e forza d’animo.

Questo capita nella migliore delle ipotesi perché, in alcuni casi, tua nonna va in giro in paese a raccontare che fai assistenza anziani.

Parte da qui il racconto del lavoro di Simona Musarra e Diana Ghebrelul, colleghe del servizio Job Placement di Arca di Noè. Simona ha 31 anni, siciliana, assistente sociale. Diana, 33 anni, bolognese, educatrice professionale.
E’ una scelta, anche un pò casuale, ma che ha permesso loro di chiedersi in quale parte voler essere e insieme a chi.
Hanno anni di esperienza, capiscono dal tono di voce se dall’altra parte del telefono c’è una persona disponibile ad ascoltare, intuito necessario per cogliere il momento giusto, per sfidare ad un cambiamento.
E’ indubbio che siano ricche di pazienza e dolcezza, attitudini necessarie per accompagnare alla ricerca del lavoro persone presenti da poco sul territorio bolognese e che poco conoscono del contesto italiano, con esperienze differenti, spaventati nell’affrontare un colloquio di lavoro come quella volta in cui anche tu che leggi avevi le mani che sudavano e la paura del giudizio di non essere capito, di perdere quell’occasione.Job Placement Lavoro Arca di Noè

Entrambe sognano un mondo differente, in cui il contratto di lavoro parta dall’incontro tra persone e non dalla lettura di un CV. Un mondo in cui il lavoro sia svincolato dal bisogno della necessità, cosicché l’accettare un contratto possa essere davvero una scelta. E’ per questo che lavorano nell’area Job Placement, servizio avviato nel novembre 2015 su volontà della Cooperativa sociale Arca di Noè per rispondere al bisogno di ricerca lavoro ed orientamento per i richiedenti asilo accolti nei CAS, centri in cui non veniva prevista, da bando, una figura specializzata nel supporto dell’orientamento al lavoro.

Diana e Simona lavorano per favorire l’incontro tra la domanda di lavoro di richiedenti asilo e rifugiati e l’offerta del territorio. Tra persone che cercano una possibilità di inserirsi nel tessuto sociale, di riscattare la propria autonomia personale e di sentirsi cittadini del luogo che abitano ed aziende disponibili a mettersi in gioco, a conoscere altre persone e mettendosi a disposizione. Sono datori di lavoro di Bologna, Castel San Pietro Terme, Pianoro, Imola, Zola Predosa. Sono persone disponibili, leali e disposte ad incontrare con rispetto la persona che hanno di fronte.

Simona e Diana hanno un ruolo importante, in questo processo, sanno lavorare sulle aspettative collettive, leggere il reale e le possibilità che si possono offrire, mediare tra una visione immaginaria della realtà e quello che il contesto economico e sociale ha da offrire. Sanno ascoltare una voce che domanda loro “ma sono neri, neri?”, senza lasciarsi trasportare dalla propria consapevolezza, ma rispondendo e provando a creare negli altri una visione del reale che tenga conto della complessità.

La loro esperienza e professionalità permette di mediare la risposta e spiegare che non si sta analizzando le palette dei colori per tinteggiare casa, ma che si sta parlando di competenze e conoscenze che le persone in questione hanno acquisito nel corso della loro vita personale e professionale e che di storie da ascoltare, da imparare ce ne sono tante quanto le sfumature dei colori. Non hanno la pretesa del raggiungimento dell’obiettivo, perché sanno bene, in quanto professioniste, che non sempre sei tu a determinare il risultato di azioni, ma che il loro lavoro permette di condividere strumenti e conoscenza del territorio con persone che chiedono di vedere meglio e di capire il contesto in cui si trovano.

E’ il processo su cui investono la maggior parte delle energie, perché nel lavoro di cercare lavoro è determinante attrezzarsi degli occhiali giusti per guardare la quotidianità, con i suoi limiti, ma provando ogni giorno a scovare una risorsa e una risposta al bisogno di riconoscimento delle persone con cui lavorano.

Nel 2017 il servizio Job Placement di Arca di Noè ha attivato 127 percorsi volti alla ricerca attiva del lavoro e 29 tirocini volti all’inserimento lavorativo dei migranti e richiedenti asilo accolti nei progetti SPRAR.
Il servizio Job Placement ad oggi segue oltre 150 persone, accolti all’interno dei CAS e nei progetti SPRAR.

Per leggere gli altri racconti dei servizi e delle persone di Arca di Noè  Clicca qui 

Condividi su
Tutte le news