accoglienza e integrazione
18 giugno 2021
L’accoglienza e protezione di persone migranti LGBTQIA+

Questo articolo fa parte di Letture in Transito, è un’iniziativa nata dalla collaborazione tra Arca di Noè e le associazioni Arcigay Il CasseroMovimento Identità Trans MIT e Il Grande Colibrì.  L’iniziativa è stata promossa da ASP Città di Bologna  e finanziata dal Progetto SAI – Sistema Accoglienza e Integrazione. Una serie di cinque incontri di lettura condotti dalla biblioterapista Giulia De Rocco, per conoscere le storie delle soggettività LGBTQIA+ e i Paesi d’origine dei migranti. Siamo partiti dalla lettura del romanzo del quarto incontro: Ultimo Giro al Guapa di Saleem Haddad di cui potrete seguire la videorecensione qui.

Gli obiettivi, le sfide e le specificità dell’accoglienza di persone LGBTAnteprima Ultimo Giro al Guapa

Nel corso della lunga esperienza di accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo di Arca di Noè, in prevalenza uomini, sono emersi specifici bisogni propri delle persone LGBT. Primo fra tutti, abbiamo rilevato come l’esperienza di convivenza di persone LGBT in contesti di accoglienza collettiva non favorisse o addirittura ostacolasse l’emersione o l’espressione di un’identità di genere o di un orientamento sessuale dissimile dal resto dei conviventi, a causa spesso di stigmi socioculturali e della mancanza di un clima aperto e tollerante. Questo ci ha portato ad immaginare la possibilità di dedicare contesti d’accoglienza maggiormente sicuri, dove potersi percepire ed esprimere in modo libero. Oltre ad una prima esperienza con il progetto Rise the Difference per l’accoglienza di persone trans realizzato dal MIT di Bologna in collaborazione con Cidas, non esisteva ancora un’accoglienza dedicata a persone LGBTQIA+ a Bologna.

Se l’idea di un’accoglienza specifica risponde ad una necessità di maggiore protezione individuale, lo sforzo continuo è di non concepire un appartamento dedicato a persone LGBT come estraneo e chiuso alle dinamiche complesse della società e del territorio di residenza. Un altro interrogativo riguarda la possibilità di un progetto di accoglienza dedicato a tutte le persone indicate dalla sigla LGBTQIA+ o solo a persone con uno specifico orientamento sessuale o identità di genere: solo persone gay, solo persone trans?
Questo, insieme ad altri dubbi, è stato oggetto di un ciclo di confronti formativi con le associazioni del territorio esperte nell’ambito; Il Grande Colibrì, MIT, Arcigay Il Cassero. Percorso di formazione e reciproca collaborazione tuttora in itinere che caratterizza in modo peculiare questo progetto. Al fine di dotarsi di strumenti specifici all’accoglienza per persone LGBTQIA+ in collaborazione con gli altri enti gestori coinvolti.

Lo scambio di conoscenze e la sinergia con le associazioni del territorio

Data la sperimentalità del progetto, fondamentale è la collaborazione con le associazioni del territorio: Il Grande Colibrì, MIT, Arcigay Il Cassero, per dotarsi di approcci, analisi e strumenti operativi idonei ed adeguati all’utenza. L’intento largamente condiviso è di adoperare una metodologia di lavoro fatta di reciprocità, scambio di saperi e sinergia, valorizzando al meglio l’eccezionale rete associazionistica e istituzionale presente del territorio bolognese. Parte attiva di questo lavoro è l’ufficio ASP Protezioni internazionali, nel suo ruolo di garanzia per l’accesso alle forme di tutela per persone richiedenti asilo e rifugiate LGBTQIA+.
Non da ultimo, l’intento è di sviluppare un lavoro supplementare nelle accoglienze ordinarie, riservate maggiormente a uomini singoli adulti o minori stranieri non accompagnati (MSNA), al fine di promuovere una maggiore sensibilizzazione e attenzione alle tematiche di migrazioni a target LGBTQIA+.

L’accoglienza di persone migranti LGBT rientra nel servizio di Accoglienza e Integrazione che dal 2008 vede Arca di Noè ente gestore del Progetto SAI – Sistema di Accoglienza e Integrazione di Bologna. Il progetto garantisce agli ospiti un’accoglienza diffusa, prevalentemente in appartamenti di piccole e medie dimensioni sul territorio del Comune di Bologna. Inoltre, il progetto prevede diversi servizi e figure professionali: équipe di supporto legale, équipe di orientamento, formazione e ricerca lavoro, servizio di mediazione linguistico culturale, scuola di italiano e servizio di sostegno psicologico e psicoterapeutico.

La campagna di comunicazione in collaborazione con le associazioni del territorio

Letture in Transito si rivolge alla cittadinanza. La campagna sui social è accompagnata dalle illustrazioni di Lavinia Cultrera e gli approfondimenti curati dalle associazioni coinvolte. Ogni post sarà un’occasione di approfondimento sulla situazione di soggettività LGBT nel mondo.


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